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martedì 22 novembre 2011

Tutto e Niente - part 1

Lunedì, 27 Dicembre 2010

Ieri sera è successo. Dopo una meravigliosa serata col Lato Oscuro in tutto il suo splendore (li amo), io e Cubo siamo scesi in strada per il nostro personale post-serata.



L'ora tarda e la considerevole distanza da casa sua di sicuro non portavano a pensare a un momento solo per noi, ma la macchina era completamente glacèe, un igloo con le portiere sigillate dal ghiaccio... prima di partire c'era da aspettare.



Ci siamo accoccolati entrambi sul sedile di guida, uno in braccio all'altro, incastrati tra volante e cambio. Baci, abbracci stritolanti, la voglia dell'altro, carezze... io perso, lui altrettanto. Poi il discorso.



"Io e te non siamo niente. Nonostante tutto quello che sento... quello che in qualche modo mi trasmetti (perché le parole non le sai usare)... non siamo niente. E allora... se tutto l'amore che percepisco da parte tua è vero, è consistente e non solo una mia illusione... cosa ti costa dirlo? Dire che sei il mio ragazzo, dire che io e te siamo una coppia? Cosa ti costa...?"



"...Natale è finito, eh?"



"Eh sì..."



"Finito il tempo dei regali, eh?"



"..."



"Ma io mi chiedo... cosa ti cambia? Se senti quello che senti... e ti assicuro che senti bene... cosa ti cambia una definizione? Non sarebbe la stessa cosa?"



"No. Non è la stessa cosa. Perché io sono sei mesi che vivo in un limbo. Né carne né pesce. Sto con te - perché nella mia testa, caro mio, sono sei mesi che stiamo insieme - sto con te e sto bene. Sono davvero felice. Nonostante tutto, nonostante tutti i paletti, tutti i filtri che il rapporto con te mi costringe a porre... io con te sto bene. Se così non fosse, ti avrei già cacciato a pedate. Ora, - *sorriso triste - visto che stare con te non è facile... visto che dal mio punto di vista è un continuo sacrificarmi per adeguarmi alle regole di un gioco non mio... forse è il momento che cominci a venirmi incontro. Perché, nel momento in cui dovesse finire tutto e fossimo ancora in questa posizione di stallo, io sentirei di aver buttato via sei mesi della mia vita. Quando morirò nessuno farà una festa sul calendario in mio onore. Non sono un santo martire."



"...allora. - *a disagio - Io non sono capace. Io non so dire ti amo. Io non so dire ti voglio bene. Io non so gestire un rapporto di coppia. Tutto cambierebbe. Mi costringerebbe a cose non mie. Romperebbe tutto l'equilibrio della mia vita. - *lunga pausa - Se vuoi posso dirti che sono bisessuale... ma fine".



"Ma cosa c'entra?! Mi sto incazzando... Dimmi cosa c'entra col nostro discorso! Io non-sto-bene, Cubo. Sto bene in quelle due ore in cui ti vedo, per poi passare giorni di tormento quando sei lontano. Perché io non vivo tranquillo! E, guarda, stai sicuro che non è una questione di fiducia. Io mi fido di te. Solo mi fa impazzire l'idea di stare spendendo energie psichiche, mentali, fisiche... tempo... per una cosa che NON-E'-NIENTE"



"Ma le cose non dovevano andare così! Era tutto iniziato con un altro spirito..."




"E chissenefrega! Ma cazzo, ora me le fai davvero girare! Era iniziato in un modo, ora è in un altro... e QUINDI?"



-silenzio



La macchina ormai è sgelata. Lui sul sedile del passeggero. Si lancia e mi bacia con trasporto. Bacia molto bene, Cubo.

Faccio il sorriso della morte.



"Non si vive di soli baci, Cubo".


[continua...]

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