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martedì 22 novembre 2011

Rivelazioni notturne

Martedì, 18 Ottobre 2011
Era da un po' che mi sentivo alla deriva. Il mio amico Libo, che ai suoi pisquani insegna la musica, lo definirebbe un momento Bequadro. Né Diesis, con mega gioie, soddisfazioni e fanfare, né Bemolle, con sfighe improvvise, lutti, difficoltà da superare.



Pura attesa. Nel mio caso l'attesa di iniziare la tesi magistrale con Franja, mentre preparo questi ultimi 4 esami.

Con Cubo tutto ok. Gli amici vivacchiano nella loro solita Intemperanza (vero, La Teacher?). La famiglia bene, grazie (li sto abituando alla presenza di Cubo. Piano piano, ma con decisione). E allora perché mi sento perso?



La rivelazione ieri notte, complici quattro tiri di insalata assieme al Bro. Vagolo fino al letto e mi accascio, guardo il soffitto, chiudo gli occhi e vago con la mente.





Bambino bambino bambino bambino bambino penso sempre con voce di vecchio torna a pensare con voce di bambino bambino bambino bambino senti che torna acuta bambino sono bambino senti come parlo bambino allora cosa stai facendo cos'è che ti fa star male bambino perché soffri ah ma ho capito bambino ti sei perso bambino ma sei grande eh bambino i grandi non si perdono bambino hai venticinque anni e hai tracciato un percorso davanti bambino sai cosa devi fare bambino sai cosa fare come ottenerlo bambino stai imparando ad amare bambino sai come fare bambino lo sai bambino lo sai e allora vai bambino di' la tua bambino imponiti bambino prendi in mano la situazione bambino LO SAI PERCHE' TI SENTI PERSO BAMBINO TI SENTI PERSO PERCHE' HAI PERSO DI VISTA



LA TUA VISIONE DEL GIUSTO bambino. Il Giusto. Quello in cui credi. Il TUO DIO bambino una volta eri TU bambino ora non l'hai più bambino ritrova il tuo dio bambino ritrovalo e seguilo bambino e applicati per tornare a esserlo bambino dovrai essere tu il tuo dio bambino. Il Giusto è uno solo. Il Giusto è quello che sai che devi fare, quello che sai che devi essere, quello che devi organizzare, creare, strutturare e disciplinare della tua vita.





Per tornare a essere il mio dio personale.



Sonno senza sogni. Solo alla fine appare il nonno morto che mi confida: "Scherzavo. Era solo un ictus, ma ora sto bene eh. Vieni di là che ti racconto".



E da oggi torno a santificarmi in tutto quello che faccio.



Ah, epifanies.
FanteDiPicche e JollyNero

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