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martedì 22 novembre 2011

A new definition of self

Lunedì, 08 Novembre 2010
Chi sono?



Ogni tanto provo a pormi la domanda oggettivamente.

Tu, tu che dici di volermi bene.

Tu, tu che non me lo dici perché fingi cinismo ma me lo dimostri con tanti piccoli gesti.

Ecco. Io chi sono? Chi sono per voi?



Io da solo non posso dirlo. Di me ovviamente ho un'opinione. Mi conosco come le mie tasche. Ma mi sfugge qualcosa di molto importante.



Di me so:



Che non SONO mai. Io mi TROVO AD ESSERE. Le cose mi capitano, volente o nolente.



Che sono ottimista. Ma non scemo.



Che sono paziente.



Che su certe cose sono intollerante.



Che non sono competitivo.



Che lotto solo per le cose che sento alla mia portata.



Che però, quando mi fisso un obiettivo, lo raggiungo ad ogni costo.



Che sento a me estranea la possibilità di fare pienamente amicizia con qualcuno che mi piace. La tensione sessuale sottostante è troppo forte. Il rapporto è su un altro piano.



Che sono un buon amico.



Che perdono tutto, tranne ogni forma di tradimento.



Che bevo un po' troppo.



Che posso essere insopportabilmente acido con chi mi ha fatto male.



Che credo che l'unica forma di guarigione dai fantasmi del passato sia l'oblio. Un buco nero che inghiotte tutti quelli che stanno attaccati al fantasma.



Che qualche volta, allo specchio al mattino, penso "Beh... non male".



Che la maggior parte delle volte allo specchio al mattino penso: "che schifo".



Che sogno tantissimo.



Che sono romantico.



Che vivo di Pallini. Il pallino della musica, dell'arabo, ...poi se ne vanno da soli. Qualcuno resta.



Che per comodità considero la mia personalità scissa. Tante sfaccettature come le carte del mazzo.







Tante amenità. Ma l'essenza qual è? Chi sono? Fratello-figlio-amante-amico-collega-vicino... Mah.
AssoDiFiori

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