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martedì 22 novembre 2011

La teoria del compasso

Venerdì, 08 Ottobre 2010
four-circlesPerché alcune città le sento mie? Perché invece altre non mi appartengono? E le persone...?

Ecco, stamattina guidavo per la Brianza con queste domande in testa. E infine, dopo un paio di rotonde, il movimento circolare a cui ero costretto ha prodotto la seguente idea che riassumo in pochi punti:











/\ I nostri rapporti con la realtà che ci circonda possono essere grossolanamente divisi in due gruppi. I rapporti MINA e i rapporti PUNTA.







/\ I rapporti PUNTA sono quelli che restano nel tempo. Quelli che ti suscitano una serie di ricordi di esperienze passate. Quelli sui quali devi basarti per stare in piedi. Una persona priva di rapporti PUNTA inevitabilmente scivola e invece di un cerchio sul foglio della sua vita disegna uno sgorbio. Ma senza i rapporti MINA, i rapporti PUNTA saranno sempre e solo un buco in un pezzo di carta. Stabili, per carità, ma sterili e fini a se stessi.







/\ I rapporti MINA invece sono le novità. E intendo il termine in senso neutro, sia quelle positive sia quelle negative. I rapporti MINA li percepiamo come alieni, diversi. Il nostro carattere li può apprezzare o meno, ma non possiamo sfuggire. Il movimento circolare del compasso è inarrestabile. I rapporti MINA lasciano il segno, fanno evolvere situazioni e disegnano la tua vita. Una persona priva di rapporti MINA vive nel terrore del cambiamento, nega a se stesso la possibilità di crescere e modificare la sua vita. Chi è senza MINA è depresso, terrorizzato e prevalentemente solo, spesso a causa di traumi passati. Ma senza rapporti PUNTA, il cerchio disegnato sarà sempre imperfetto, abbozzato e instabile.







/\ Una persona può dirsi completa solo se gode di entrambi i rapporti. E nella sua esperienza si accorgerà che, col passare del tempo, i rapporti MINA tendono a trasformarsi in nuovi rapporti PUNTA.

DieciDiFiori

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